Simple Texas
“Le cose semplici sono le migliori” dice una legge non scritta nella vita. Che valga anche nel mondo pokeristico? Credo di si, a giudicare dal successo che continua a riscuotere il Texas Holdem. Me lo sono chiesto a più riprese. Perché un gioco affascinante come il poker standard è stato messo da parte dalla sua versione texana? Ho provato a parlarne con il popolo web, e la risposta è stata pressoché unanime: la semplicità. Con cinque carte stese in tavola e due sole in mano diventa tutto più facile, e soprattutto l’arma del bluff, considerata delle più intriganti nel gioco classico delle cinque carte, in questa versione è estremamente di facile uso. Nel bene e nel male. Da fare e non. Mettiamoci dunque il cuore in pace, il Texas Hold’em e il suo consanguineo più stretto, l’Omaha, continueranno a spopolare.
I tornei di PartyPoker
Programmati, e Sit & Go. Su PartyPoker.it, sala legalizzata con certificazione dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, i tornei si dividono in due categorie: quelli con orario prestabilito e quelli disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e che prendono il via non appena viene raggiunto un determinato e prestabilito numero di giocatori che varia da torneo a torneo. A dispetto di questa differenza di base, ogni competizione su PartyPoker va avanti, senza limiti di tempo, finché un giocatore non s’impossessa di tutte le fiches dei partecipanti. Nell’ampio e dettagliato regolamento della casa pokeristica, è interessante scoprire che nei tornei multitavolo, quando i singoli risultano sbilanciati, si provvede a una sorta di sistemazione che riequilibri il tutto.
“Le cose semplici sono le migliori” dice una legge non scritta nella vita. Che valga anche nel mondo pokeristico? Credo di si, a giudicare dal successo che continua a riscuotere il Texas Holdem. Me lo sono chiesto a più riprese. Perché un gioco affascinante come il poker standard è stato messo da parte dalla sua versione texana? Ho provato a parlarne con il popolo web, e la risposta è stata pressoché unanime: la semplicità. Con cinque carte stese in tavola e due sole in mano diventa tutto più facile, e soprattutto l’arma del bluff, considerata delle più intriganti nel gioco classico delle cinque carte, in questa versione è estremamente di facile uso. Nel bene e nel male. Da fare e non. Mettiamoci dunque il cuore in pace, il Texas Hold’em e il suo consanguineo più stretto, l’Omaha, continueranno a spopolare.
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