giovedì 12 gennaio 2012

Il segreto del mio Holdem

Simple Texas

“Le cose semplici sono le migliori” dice una legge non scritta nella vita. Che valga anche nel mondo pokeristico? Credo di si, a giudicare dal successo che continua a riscuotere il Texas Holdem. Me lo sono chiesto a più riprese. Perché un gioco affascinante come il poker standard è stato messo da parte dalla sua versione texana? Ho provato a parlarne con il popolo web, e la risposta è stata pressoché unanime: la semplicità. Con cinque carte stese in tavola e due sole in mano diventa tutto più facile, e soprattutto l’arma del bluff, considerata delle più intriganti nel gioco classico delle cinque carte, in questa versione è estremamente di facile uso. Nel bene e nel male. Da fare e non. Mettiamoci dunque il cuore in pace, il Texas Hold’em e il suo consanguineo più stretto, l’Omaha, continueranno a spopolare.


I tornei di PartyPoker

Programmati, e Sit & Go. Su PartyPoker.it, sala legalizzata con certificazione dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, i tornei si dividono in due categorie: quelli con orario prestabilito e quelli disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e che prendono il via non appena viene raggiunto un determinato e prestabilito numero di giocatori che varia da torneo a torneo. A dispetto di questa differenza di base, ogni competizione su PartyPoker va avanti, senza limiti di tempo, finché un giocatore non s’impossessa di tutte le fiches dei partecipanti. Nell’ampio e dettagliato regolamento della casa pokeristica, è interessante scoprire che nei tornei multitavolo, quando i singoli risultano sbilanciati, si provvede a una sorta di sistemazione che riequilibri il tutto.

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