martedì 15 novembre 2011

Scommese, poker e sport

Azzardo si, azzard no

Lo sport è un azzardo. Tanto per i giocatori in campo, quanto per chi ci scommette. Nulla è deciso. Nulla è scritto. L’ovvietà non alberga qui. Chi avrebbe mai pensato per esempio che nella finale di Champions League del 1999 il Manchester United sarebbe stato capace di portare a casa la vittoria ai tempi regolamentari quando fino all’89’ era sotto di una rete? L’imprevisto fa parte del rischio. È un binomio naturale. Sarà per questo che sempre più squadre di calcio hanno avuto (Milan) o hanno (Juventus, Palermo e la serie B) come sponsor ufficiali società di scommesse sportive, e che ormai spaziano sempre di più su skill games, videopoker e poker. L’attenzione di certi campioni in questo senso ha aiutato non poco. Il fenomeno non riguarda solo l’Italia, ma anche l’Europa, come Germania e Spagna. Negli infiniti dibattiti sportivi sono in molti a chiedersi, aldilà degli euro che la società in questione tira fuori, quanto possa essere utile che una squadra di calcio abbia come sponsor un mondo legato alle scommesse sportive. Gli scandali non si sono certo fatti mancare nel mondo del calcio. Il dibattito resta aperto.


L’ascesa continua

Intanto però, a dispetto delle chiacchiere da bar, il poker continua a raccogliere proseliti. Su Sisal, impazzano Texas Hold'Em e Omaha, con le modalità Poker Cash e Poker a Torneo, quest’ultimo spaziando tra i vari “Sit’n’Go” e “Programmati”, con quote di iscrizione che vanno da cinquanta centesimi a duecentocinquanta euro. Per affinare la propria tecnica, la nota piattaforma di scommesse mette a disposizione anche la Sisal Poker Pro Academy, ossia la scuola di poker dal vivo per imparare tutti i segreti direttamente dai maestri del Sisal Poker team Pro supervisionati da Niccolò Caramatti.

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